24 ott 2007

Britney Spears - Blackout Recensione a caldo!

Finalmente posso darvi un commento a primo impatto del nuovo album di Britney: Protagonisti dance e suoni futurustici (tra Confessions on a dancefloor e American Life di Madonna (C’è 1 pezzo di Pieces of me che è praticamente uguale a Die another day). E’ un’ottima evoluzione di In the zone e B in the mix, anzi, penso ke Brave new girl potrebbe fare tranquillamente parte di questo album (in particolare x le distorsioni vocali) ma anke Do’ Somethin’. Piacerà anke a quelli ke hanno amato The sweet escape di Gwen Stefani per la varietà di suoni e generi (in pariticolare Why I Should Be So Sad, la track prodotta da Pharrel, è molto simile U started it, anke le tracce + hip hop c’è qlcs alla Yummy). Non fidatevi delle versioni che sono girate in questi mesi in internet xkè sono molto diverse e l’ascolto in ottima qualità merita, sopratutto x il povero Danja che è diventato matto a cercare tutta quella varietà di suoni. Partendo dalla fine, la track con Pharrel è stata demolita rasoterra e ricostruita, un’altra canzone anke se sempre mid-tempo. Sugarfall addio!
La voce di Britney si sento benissimo! Certo, modificata a computer ma riconoscibilissima. E per quanto riguarda le modifiche mi riferisco sopratutto a Radar e in parte Pieces of me, mentre in Heven on Heart è riconoscibilissima per non parlare della seconda parte dell’album, molto meno dance e più Pop,Hip Hop.
Ooh Ooh Baby potrebbe essere benissimo una canzone di In the Zone se non addiritura dell’album Britney. Insomma la vocina (poco potente) ma sempre umana di Britney c’è e si sente, non fatevi ingannare da Radar. Le più difficili da digerire sono indubbiamente Toy soldier e FreakShow. La prima è Hip-Hop e non si addice molto a Britney, a tratti mi ricorda Nelly (rapper) o Missy Elliot ma apprezzo il coraggio di fare un tentativo in questo genere. Freakshow come Hot as Ice è molto ironica e clownesca, sicuramente piacerà a quelli che hanno ascoltato Chaotic.
Trovo che questo album non sia per niente caotico, le tracce scivolano una dietro l’altra come l’olio grazie anche alla varietà dei suoni e degli arragiamenti. Raramente una traccia finisce come era iniziata ad es. x Break the Ice (l’ultimo minuto è nuovo e ciò ha reso la canzone meno ripetitiva) e la dolcisssima Heven on heart che inizia alla Moroder (ovvero gli anni 80 + trashosi e fighi che esistano) e finisce con delle note di pianoforte (sempre modificate).
In mezzo c’è anke una parentesi sul presente, Get naked, molto Timbaland style, 1 pò il genere di Bounce. Anche Perfect Lover si muove su questa stessa linea ma meno lip syncata.

Non dico che questo sia l’album più figo di tutti i tempi ma è un buon album e un buon ritorno. Tanto per stare in tema un ottimo Freak show, divertimento e ironia non da prendere troppo sul serio. Non lo trovo qualitativamente inferiore a tutte le altre britney production, especially 4 In the zone. Can’t wait eh?

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